Passare il giorno con questi bambini é bellissimo, ma non é facile. Sono pieni di energia e non hanno abbastanza spazio per sfogarsi (anche per questioni di sicurezza).
Sono instancabili e gestire con loro delle attività é davvero una sfida.
Appena arrivate abbiamo cantato e poi gli abbiamo dato l’indicazione di dialogare a coppie simulando un primo incontro dedicato ai saluti e alla presentazione.
Uno tra i più grandi si é sforzato di aiutare gli altri a parlare, facendo mediazione linguistica e incoraggiando a mettersi in gioco.
Alla fine della mattinata abbiamo lasciato loro spazio per il gioco libero e come ogni volta in questo momento i bambini litigano, urlano, piangono per conquistarsi più giochi degli altri. Dopo “la lotta” si mettono in un angolino della stanza a piccoli gruppetti stretti in modo da proteggere il loro tesoro e iniziano a giocare. Oggi é successa una cosa speciale.. Dopo un po’ che giocavano in questo modo, un paio di loro hanno chiesto all’altro gruppo di unire i giochi e giocare insieme, così tutti avrebbero potuto avere tutti i giochi. La richiesta è stata accolta e in poco tempo si é formato un solo ed unico gruppo che con la fantasia creava i giochi più svariati.
Questo per noi é stato molto gratificante.
Questi bambini hanno età diverse, dai 2 ai 9 anni, hanno “storie scolastiche” diverse, hanno origini e vissuti (spesso non belli) diversi, eppure da soli sono riusciti a capire che “l’unione fa la forza” e sono fermamente convinta che quest’obiettivo viene raggiunto difficilmente anche in una classe liceale europea forse perché non la si pone nemmeno come meta. Invece, per come la vedo io, il gruppo è la base della serenità, la cooperazione e la condivisione sono la base dell’apprendimento e l’unione in queste piccole situazioni, come può essere quella del gioco, é il simbolo di un modo di vivere comunitario, altruista e di mutuoaiuto.
Siamo così orgogliose di loro.
Questi bimbi mi sono entrati nel cuore come una corrente d’acqua impetuosa, un fuoco improvviso che mi ha stravolto la vita con un mix di emozioni forti e contrastanti.
Ne hanno passate troppe e hanno ancora gli occhi accesi e curiosi, hanno una forza diversa dagli altri bambini, hanno una storia diversa, ma meritano lo stesso futuro, le stesse possibilitá di tutti i bambini del mondo. Sono intelligenti e interessati, amano imparare a parlare, scrivere, disegnare e giocare. Sono vivaci, protettivi e affettuosi. Mi commuovo sperando per loro il futuro più felice e con tanti sogni realizzati. Meritano tutta la dolcezza e la comprensione di cui sono capace.